venerdì 10 settembre 2010

Castel di Tora e Lago del Turano, ovvero, quando a Ferragosto tutti fuggono verso il mare noi ce ne scappiamo al lago



Chi vive al mare, soprattutto sul litorale romano, che l’estate viene abitualmente preso d’assalto da un’orda di cavallette stressate e incattivite dalla vita in città, conosce bene quella sensazione di impotenza e frustrazione che si prova ogni maledetta Domenica estiva, quando è necessario ricorrere a ogni briciolo di pazienza che si ha in corpo per destreggiarsi nell’invasione di spiaggiari domenicali assatanati e pronti a tutto pur di conquistare il loro fazzoletto di arenile…

È quindi inutile soffermarsi troppo a sottolineare quanto il 15 Agosto sia una giornata temutissima da ogni abitante della zona… Che fare? L’unica soluzione per sottrarsi al delirio collettivo ferragostiano è fuggire a gambe levate dal litorale (mai così affollato in tempi di ferie come quest’anno, complice questa crisi che ha fatto restare praticamente tutti a casa)! È così che ci ritroviamo in macchina, diretti a Nord-Est della capitale, verso i monti, i boschi, i laghi e la tranquillità della Sabina… Sperando che siano in pochi ad avere la stessa idea! Imbocchiamo la spettacolare Strada dei parchi diretti verso Castel di Tora, piccolo borgo in provincia di Rieti che si affaccia sul Lago del Turano. Nessuno di noi vi era mai stato prima, la meta della gita era stata scelta a caso poiché avevamo scoperto che il paese era annoverato fra i Borghi più belli d’Italia e la cosa ci aveva incuriosito non poco…


Arrivando in paese si rimane estasiati dal colore verde/azzurro del Lago del Turano, un bacino artificiale creato negli anni ’30, circondato da boschi e montagne. L’acqua è pulita ed è un vero piacere tuffarsi per sfuggire alla canicola estiva, sulle sponde ci sono svariati pescatori, un anziano che fa fare il bagno nel lago al suo cavallo e un paio di barchette che vagano qua e là… Ci guardiamo con un sorriso a 32 denti stampato in faccia…






Non si vedono borgatari urlanti e molesti, né tanto meno figli di papà fighetti in preda a crisi isterica post viaggio in SUV, abbiamo scelto il posto giusto!!! La strada costeggia il lago in lungo e in largo, perciò è facile spostarsi da un punto all’altro se si vuole cambiare posto.

L’abitato di Castel di Tora si affaccia sulla sponda nord-orientale del lago e sembra un borgo immobile in un tempo remoto… Nelle impervie viuzze del centro la gente ha portato i tavoli in strada e festeggia il Ferragosto mangiando, bevendo e chiacchierando con i vicini di casa…




Si respira un’atmosfera rilassata e gioviale, da una parte ragazzini che corrono da una casa all’altra, da un vicolo all’altro, dall’altra i gruppi di vecchietti che assecondano lo scorrere del tempo seduti per la strada. Castel di Tora è piccolissimo, non più di una manciata di stradine, ma è come un diamante grezzo pronto a svelare la sua bellezza soltanto a chi si prenda la briga di andarla a cercare… La storia di Castel di Tora risale all’anno mille, per secoli l’abitato si chiamò Castelvecchio, il nome venne cambiato nel 1864 in onore del vicino antico insediamento preromano di Thora, ma gli abitanti continuano a tutt’oggi a chiamarsi Castelvecchiesi!

La creazione del Lago del Turano sommerse i terreni più fertili della valle, causando uno sconvolgimento che portò allo spopolamento dei borghi agricoli circostanti. Sebbene il territorio sia ancora in gran parte dedito a pastorizia e agricoltura, la creazione di itinerari turistici e la promozione di questi borghi ha portato a una crescita del turismo che, oltre a stimolare una diversificazione delle attività economiche, può forse arginare parzialmente l’emigrazione verso i centri urbani più grandi.




In ogni caso, si tratta di una parte del Lazio forse poco conosciuta, ma che ha tutte le carte in regola per competere con altri luoghi più blasonati, con in più quel tocco di autenticità che viene a mancare nei posti più sviluppati turisticamente.




                  





Riferimenti su Internet
Comune di Castel di Tora
Lago del Turano e dintorni